VOTAZIONE: La Mia Compagna Di Banco

Ti odio!
Così inizio questa breve lettera.
E' la tua mammina qui che ti parla. Sì, sì, ci siamo lasciate solo da un'ora, ma sai com'è, devo farlo!
Ora ascolta:
Ci conosciamo da tre anni ormai, e tu con la tua L al posto della R sei entrata nel mio cuore. Può sembrare banale, manon lo è, perchè il nostro rapporto è... Diverso. Un rapporto simpatico e pieno di scherzi, ma sincero e fiducioso.
Sei quella con cui puoi sempre scherzare, sei quella da prendere in giro e da cui farsi prendere in giro, senza offenderci a vicenda. Sei quella che urla la mattina presto e parla di cose stupide e insensate! Sei quella superficiale su alcune cose, sei quella che non ha ottimi risultati scolastici, sei quella che ride nei momenti meno consoni, sei quella lenta quando dobbiam prendere l'autobus, sei quella che quando parlo non ascolta, sei quella che mi fa avere istinti omicidi e sei quella che odio!
Ma non è finita...
Sei quella che mi aspetta tutte le mattine, al freddo, nonostante sia tardi, sei quella che ama le proprie amiche e la propria famiglia, senza superficialità, sei quella che fa discorsi intelligenti, sei quella che nonostante abbia voti bassi continua ad impegnarsi, sei quella che ride sempre, non è mai triste, e con un sorriso fai sorridere anche me, sei quella che mi ascolta quando ho bisogno di sfogarmi o confidarmi, sei quella che bacio tutte le mattine e tutti i pomeriggi e che abbraccio se non ci vediamo per un po' di tempo, sei quella che adoro!
A te, che ascolti i miei deliri, che non mi odi perchè canto sempre, che ascolti la mia "strana" musica con me, che non giudichi quello che mi piace, che mi assecondi, che continui a sopportarmi nonostante i miei repentini sbalzi di umore, che non mi lasci sola per stare con il tuo ragazzo, che in qualche modo mi resti vicina. Tu sai che io sarò sempre lì ad aiutarti quando ne avrai bisogno, senza che tu venga a chiedermelo.
Grazie per i sorrisi che mi regali, grazie per le grosse, grasse risate che abbiamo fatto insieme, grazie per la complicità. Grazie perchè tu rendi le mie giornate scolastiche più sensate, divertenti e meno complicate.
Grazie, Saida, compagna di banco... Amica.
Ti odio!
La tua mammina!

Tutte le persone adulte dicono che gli anni più belli della vita sono quelli che si passano tra i banchi di scuola, io non so quanto sia vero però sto passando davvero dei bei momenti e questo grazie alla miacompagna di banco.
Una vicina di banco non è solo una tua compagna di banco, ma è anche la ragazza che ti aiuta se non hai capito qualcosa, la persona con cui parli tutti i giorni dalle 8 del mattino all'1, la ragazza che ti sostiene nei compiti in classe e
che quando non hai studiato, non ha studiato nemmeno lei. Insomma...un'amica!
Nella mia vita ogni anno ho sempre cambiato la mia vicina di banco ma poi un giorno ho conosciuto la mia attuale compagna di banco.
Lei è una persona rara, ti dice sempre la verità in faccia anche se questa può far male e cerca sempre di aiutare tutti anche persone che non le stanno simpatiche.
Racconta la sua vita privata solo a persone di cui si fida ciecamente e può parlare per ore e ore senza mai rivelarti nemmeno un particolare irrilevante della sua vita.
Ama divertirsi smisuratamente e preferisce l'amicizia all'amore. E' felice se le viene dato un consiglio ma non lo mette mai in pratica.
Io caratterialmente sono esattamente il suo contrario: parlo di tutta la mia vita anche con un estraneo, senza dubbio preferisco l'amore all'amicizia e se mi viene dato un consiglio lo seguo.
Sarà per questo che andiamo così d'accordo!! Mentre fisicamente se a grandi linee descrivi una, descrivi anche l'altra...
è alta 1 e 60, come me... pesa meno di 50 kg, come me... ha i capelli castani, lunghi e mossi, come me...
Ci siamo conosciute l'anno scorso il primo giorni di scuola di quarta superiore. Mentre io e le altre ragazze della classe sceglievamo la disposizione dei banchi è entrata lei e guardandoci ha detto:
"E io vicino a chi mi metto?"
Sapevo che quando si entrava in una classe dove non si conosceva nessuno era molto importante avere almeno una persona che ti aiutasse ad integrarti così le ho detto di sedersi vicino a me.
Abbiamo subito iniziato a legare parlando di interessi comuni come film romantici e musica italiana.
Man mano che passavano i giorni lei iniziava a capire esattamente tutto di me, anche cose che non le avevo mai detto. Poi ha iniziato a fidarsi di me e a raccontarmi tutta la sua vita: che storia interessante.
Lei è indispensabile nelle mie giornate scolastiche perché insieme facciamo cazzatine bellissime ad espemio una volta abbiamo fatto con la carta il Titanic e l'iceberg oppure l'omino di neve.
Siamo veramente molto unite. Veniamo spesso rimproverate perchè facciamo troppo casino ma più ci rimproverano e più ridiamo.
E' triste pensare che alla fine di quest'anno scolastico le nostre vite si divideranno, io andrò in una nuova città insieme al mio ragazzo a 200 km e lei rimarrà qui.
Non è detto che dovremo tagliare tutti i rapporti ma non sarà più sicuramente come adesso.
Abbiamo deciso che ora è meglio non pensarci e di passare allegre questi ultimi mesi che saranno i più difficili della nostra intera carriera scolastica, dopo l'esame ne riparleremo.

Cara Franci,
son quattro mesi che continuiamo a rubarci le penne (per non parlare delle matite!).
Tu sai che non sarei riuscita a dirti questo a voce, ma, davvero, credo che questi primi mesi dell'anno, senza di te, sarebbero stati solo un lungo viaggio senza meta, prigioniera nel tunnel dell'esigente grammatica greca, rincorrendo i grandi numeri che cercano di raggiungere il registro azzurro che tanto ci spaventa.
Forse non lo sai, ma io amo i tuoi disegnini senza senso che lasci di continuo sul mio banco per scomporre l'ordine che vi regna sovrano ... e amo ancor di più le intere giornate a cercare di capirne il senso, cercare di trovarci quacosa di logico, senza la tua spiegazione. Non sarebbe stato lo stesso senza la nostra complicità, la nostra allegria ... è una "questione di feeling", come dici ogni volta tu. Non sarebbe stato così meraviglioso senza le tue solite domandine, spesso ripetitive e inutili, del tipo: "Per caso si è sbavata la matita?", oppure "Ma tu hai capito la spiegazione di storia?". Allo stesso tempo, però, ci sono anche le tue frasi filosofiche, ogni mattina, e i discorsi razionali, complessi e intuitivi che nessuno ascolta, ad esempio: "Niente ironia prima delle 2:00". Quando lo dicesti la prima volta, ti guardai con espressione confusa, come se volesse prendere la forma di un punto interrogativo! E tu rispondesti, semplicemente: "Ho bisogno di tempo per svegliarmi e schiarirmi le idee!".
E non sarebbe stato lo stesso neanche senza i tuoi occhialoni (stile anni '60, se non '50), i tuoi occh azzurri (i quali, ogni volta che li guardo, mi fanno sentire libera, all'aria aperta - e non in classe -, vedere il cielo, volare come una farfalla, un passerotto o un'aquila con le ali della fantasia) e il tuo metro e cinquantasette che tutti amano prendere in giro.
Non sarebbe stato lo stesso senza di te, così discola e lunatica da rallegrare ogni giornata uggiosa di questo quarto ginnasio.
E mi ritrovo qui, davanti ad un foglio muto, a scrivere che Ti Voglio Bene, anche se forse le parole a te non servono, tu lo capiresti (e lo capisci) anche solo con un abbraccio, di quelli che ti scaldano il petto, magari accompagnato da un bacio con lo "schiocco", come piacciono a te.
Fin dal primo giorno mi hai ispirato simpatia con quei tuoi occhi, mi hai conquistato e credo sarà difficile liberarti di me, perciò attenta!
Insomma Fra, essere la tua compagna di banco non è spiegabile, nessuno potrebbe capirlo; nessuno potrebbe mai intenderti davvero se non io (nonostante ci conosciamo da poco); nessuno potrebbe mai imparare ad interpretare i tuoi disegnini ( che lasci ovunque) se non io; nessuno potrebbe mai comprendere quelle frasette ermetiche che scrivi fra le pagine del diario o fra qualche versione di greco se non io.
Tua,
Desi

Ps.: dimenticavo di dirti che ADORO anche i tuoi disegni, i tuoi ritratti! ecco i miei preferiti:

Caro compagno di banco, caro Lorenzo,
Ciao. Come va? Immagino che risponderai con una delle tue solite battute. Sai, ti devo ringraziare. Quando la professoressa mi ha spostata vicino a te volevo ucciderla, perché non avevo confidenza con te, perché mi separava dalla mia migliore amica. Invece ora ti ringrazio perché all’ inizio mi hai lasciato i miei spazi, senza essere invadente, e poi pian piano hai cominciato con una battuta, poi un’altra e poi un’altra fino a far passare le ore di lezione come se la prof. non fosse in classe. Ti devo ringraziare perché quando greco ha interrogato da posto mi hai suggerito rischiando di prenderti 1. Ti devo ringraziare anche per avermi fatto prendere 4 in matematica, ma questo è un altro discorso. Ti dirò, a volte sei ancora strano, e certe volte non ti capisco, ma altre volte ancora l’intesa è al massimo, quando scoppiamo a ridere per niente, quando facciamo a gara a chi ride prima o quando appena la prof. comincia a dire chi sarà interrogato ci stringiamo le mani fortissimo, pregando di non essere noi. Da quando sono la tua compagna di banco la mia vita, perché no, è cambiata: ho preso più confidenza con te, con il risultato che entriamo alla seconda ora per saltare l’interrogazione, aspettando al gelo della piazza … Oppure inganniamo i nostri genitori e facciamo filone, come succederà dopodomani. Eh si, la mia vita è cambiata, non mi sarei mai sognata di ridere per un due e mezzo al compito di storia, ma invece l’ ho fatto perché tu quando l’ hai visto hai detto “beh, almeno non è 2…”. Ti voglio un sacco di bene, perché ci sfottiamo, ridiamo e poi alzo la testa e sei li che mi guardi e sembriamo due innamorati, e magari ci penso anche, ma poi te ne esci con un “ ma che hai da guardare?” e scoppi a ridere ed io con te, e penso che no, non è il caso di buttare un’ amicizia del genere. Forse lo pensi anche tu, o forse no. L’importante è che quest’amicizia non finirà. Sai è bello quando non entriamo e andiamo da Mexico a prendere il cornetto. Anche se puntualmente io non lo prendo perché non ho fame. E’ bello quando ho freddo e le tue tasche ospitano le mie mani, ed è bello persino quando ci picchiamo. Ahaha, ricordo quando ti ho fatto quella mutandata esagerata e tu mi hai rincorso per tutta la classe mentre io urlavo nemmeno fossimo in un film horror … Intanto avevi promesso che me l’ avresti restituita la mutandata ma ancora non l’ hai fatto … Ci riuscirai mai? La cosa che mi diverte di più è quando ti aggiusti i capelli schiacciandoli sulla testa, o quando fai la faccia da troll che ti riesce davvero bene! E’ bello passare del tempo (tutto questo in classe!) con un ragazzo senza starci insieme … Perché non ho paura di essere giudicata, di quello che pensi tu chi se ne frega? Ahaha, no seriamente, di te m’importa, e sto comunque attenta a non fare figuracce, ma certo non come starei attenta se tu fossi il mio ragazzo! Infondo sono contenta che tu non lo sia, perché questo cambierebbe molte cose … quella complicità che c’è tra noi, non ci potrebbe essere tra due fidanzati … sicuramente eviterei di dire tante scemenze che invece dico, ed ho paura che non faresti più cose come le facce da troll oppure cose tipo quando cominciamo ad urlare tutte le parolacce di questo mondo, cercando di dirne sempre una più dell’ altro … oppure cose come quando mi hai portato la lettera che un tizio ha lasciato sull’ albero comune sotto la galleria … Era piena di parolacce, quella cosa! Insomma, sono felice di come vanno le cose tra me e te. Compagni di banco che si aiutano a vicenda, che si tirano su il morale, che cercano di alleggerire le ore di lezione; ma anche due amici, che si danno una mano nella vita esterna,anche semplicemente facendo copiare i compiti … Anche quando ci metto tutto il pomeriggio per fare una versione … mi piace passartela, anche se ci ho sudato sopra, perché so che tu mi passerai tutte le versioni che trovi in internet, so che mi darai il riassunto dei libri che si devono leggere per le vacanze, ma soprattutto so che ci sarai sempre per me quando sarò triste, so che … ci saremo sempre l’ uno per l’altro e questo mi basta … mi basta per starti accanto, mi basta per essere per te qualunque cosa tu voglia...mi basta per fare di tutto per te... sia anche stare a telefono tutta la notte, o scendere alle due di notte, passare a prendere due cornetti e salire da te...solo perchè sei triste. Ti voglio bene Lorè.

Caro compagno di banco… In questo momento sono in difficoltà con le parole. Lo sai che non sono mai stata brava ad esprimere i miei sentimenti ma, oggi, ho deciso che cercherò di superare questa mia paura.
Sai questa lettera voglio incominciarla subito con un Grazie. Grazie per tutto quello che hai fatto durante questi mesi. Mi hai resa felice dietro i banchi di scuola; cosa che se ci penso bene mi sorprende molto. Pensavo che mai mi sarei divertita tanto a scuola.
Mio caro compagno di mille avventure scrivendo voglio dirti quanto io ti voglia bene. Sai in questo momento mentre sto davanti allo schermo del computer, penso a te e hai bellissimi ricordi che porterò sempre nel cuore.
In particolare ricordo di quando mi hai dato un soprannome. Te lo ricordi? Già. Vampiro…. Un nome che mai avrei pensato di guadagnarmi. Ma ovviamente tu vedevi che so, qualcosa in me che ti spaventava? Ora che ci penso una volta mi hai detto il perché. Dicesti “tu assomigli davvero ad un vampiro. Insomma quando ti arrabbi mi incenerisci con uno sguardo alla Edward Cullen!”.
Bhe se devo dirti la verità mi piace molto come nome. E che tu poi mi paragoni ad Edward Cullen è una cosa che mi aveva fatto sbellicare dalle risate. Non voglio soffermarmi a lungo su questa pagina di Word. Perciò cercherò di andare subito al sodo e di non annoiarti.
Amico mio, forse non te l’ho mai detto, ma amo quasi tutto di te. Amo quando durante le lezione scrivi piccoli commenti sulle prof., usando come foglio il mio banco. Amo quando dopo che la prof. Di matematica ha spiegato tu mi guardi con i tuoi occhi azzurri, come per dire “Tu hai capito qualcosa?” e io ti sorrido beffarda.
So che se questa lettera finisse nelle tue mani sarebbe un vero e proprio pericolo. Sono sicura che dopo averla letta tu mi avresti guardato con gli occhi illuminati da uno strano bagliore. La luce della pura felicità. E questa forte emozione ti avrebbe portato a dire a tutti i tuoi amici di queste parole scolpite nel mio cuore.
E tanti saluti alla mia reputazione di ragazza fredda che non esprime mai i propri sentimenti!
Va be adesso ti lascio… Tanto domani ci rivedremo a scuola no?
Ciao,
mio migliore amico <3