Contest di Scrittura: La Mia Compagna Di Banco.

Visto che ti piace scrivere c'è un altro contest di scrittura!

Tutte le persone adulte dicono che gli anni più belli della vita sono quelli che si passano tra i banchi di scuola, io non so quanto sia vero però sto passando davvero dei bei momenti e questo grazie alla miacompagna di banco.
Una vicina di banco non è solo una tua compagna di banco, ma è anche la ragazza che ti aiuta se non hai capito qualcosa, la persona con cui parli tutti i giorni dalle 8 del mattino all'1, la ragazza che ti sostiene nei compiti in classe e
che quando non hai studiato, non ha studiato nemmeno lei. Insomma...un'amica!
Nella mia vita ogni anno ho sempre cambiato la mia vicina di banco ma poi un giorno ho conosciuto la mia attuale compagna di banco.
Lei è una persona rara, ti dice sempre la verità in faccia anche se questa può far male e cerca sempre di aiutare tutti anche persone che non le stanno simpatiche.
Racconta la sua vita privata solo a persone di cui si fida ciecamente e può parlare per ore e ore senza mai rivelarti nemmeno un particolare irrilevante della sua vita.
Ama divertirsi smisuratamente e preferisce l'amicizia all'amore. E' felice se le viene dato un consiglio ma non lo mette mai in pratica.
Io caratterialmente sono esattamente il suo contrario: parlo di tutta la mia vita anche con un estraneo, senza dubbio preferisco l'amore all'amicizia e se mi viene dato un consiglio lo seguo.
Sarà per questo che andiamo così d'accordo!! Mentre fisicamente se a grandi linee descrivi una, descrivi anche l'altra...
è alta 1 e 60, come me... pesa meno di 50 kg, come me... ha i capelli castani, lunghi e mossi, come me...
Ci siamo conosciute l'anno scorso il primo giorni di scuola di quarta superiore. Mentre io e le altre ragazze della classe sceglievamo la disposizione dei banchi è entrata lei e guardandoci ha detto:
"E io vicino a chi mi metto?"
Sapevo che quando si entrava in una classe dove non si conosceva nessuno era molto importante avere almeno una persona che ti aiutasse ad integrarti così le ho detto di sedersi vicino a me.
Abbiamo subito iniziato a legare parlando di interessi comuni come film romantici e musica italiana.
Man mano che passavano i giorni lei iniziava a capire esattamente tutto di me, anche cose che non le avevo mai detto. Poi ha iniziato a fidarsi di me e a raccontarmi tutta la sua vita: che storia interessante.
Lei è indispensabile nelle mie giornate scolastiche perché insieme facciamo cazzatine bellissime ad espemio una volta abbiamo fatto con la carta il Titanic e l'iceberg oppure l'omino di neve.
Siamo veramente molto unite. Veniamo spesso rimproverate perchè facciamo troppo casino ma più ci rimproverano e più ridiamo.
E' triste pensare che alla fine di quest'anno scolastico le nostre vite si divideranno, io andrò in una nuova città insieme al mio ragazzo a 200 km e lei rimarrà qui.
Non è detto che dovremo tagliare tutti i rapporti ma non sarà più sicuramente come adesso.
Abbiamo deciso che ora è meglio non pensarci e di passare allegre questi ultimi mesi che saranno i più difficili della nostra intera carriera scolastica, dopo l'esame ne riparleremo.

Cara Franci,
son quattro mesi che continuiamo a rubarci le penne (per non parlare delle matite!).
Tu sai che non sarei riuscita a dirti questo a voce, ma, davvero, credo che questi primi mesi dell'anno, senza di te, sarebbero stati solo un lungo viaggio senza meta, prigioniera nel tunnel dell'esigente grammatica greca, rincorrendo i grandi numeri che cercano di raggiungere il registro azzurro che tanto ci spaventa.
Forse non lo sai, ma io amo i tuoi disegnini senza senso che lasci di continuo sul mio banco per scomporre l'ordine che vi regna sovrano ... e amo ancor di più le intere giornate a cercare di capirne il senso, cercare di trovarci quacosa di logico, senza la tua spiegazione. Non sarebbe stato lo stesso senza la nostra complicità, la nostra allegria ... è una "questione di feeling", come dici ogni volta tu. Non sarebbe stato così meraviglioso senza le tue solite domandine, spesso ripetitive e inutili, del tipo: "Per caso si è sbavata la matita?", oppure "Ma tu hai capito la spiegazione di storia?". Allo stesso tempo, però, ci sono anche le tue frasi filosofiche, ogni mattina, e i discorsi razionali, complessi e intuitivi che nessuno ascolta, ad esempio: "Niente ironia prima delle 2:00". Quando lo dicesti la prima volta, ti guardai con espressione confusa, come se volesse prendere la forma di un punto interrogativo! E tu rispondesti, semplicemente: "Ho bisogno di tempo per svegliarmi e schiarirmi le idee!".
E non sarebbe stato lo stesso neanche senza i tuoi occhialoni (stile anni '60, se non '50), i tuoi occh azzurri (i quali, ogni volta che li guardo, mi fanno sentire libera, all'aria aperta - e non in classe -, vedere il cielo, volare come una farfalla, un passerotto o un'aquila con le ali della fantasia) e il tuo metro e cinquantasette che tutti amano prendere in giro.
Non sarebbe stato lo stesso senza di te, così discola e lunatica da rallegrare ogni giornata uggiosa di questo quarto ginnasio.
E mi ritrovo qui, davanti ad un foglio muto, a scrivere che Ti Voglio Bene, anche se forse le parole a te non servono, tu lo capiresti (e lo capisci) anche solo con un abbraccio, di quelli che ti scaldano il petto, magari accompagnato da un bacio con lo "schiocco", come piacciono a te.
Fin dal primo giorno mi hai ispirato simpatia con quei tuoi occhi, mi hai conquistato e credo sarà difficile liberarti di me, perciò attenta!
Insomma Fra, essere la tua compagna di banco non è spiegabile, nessuno potrebbe capirlo; nessuno potrebbe mai intenderti davvero se non io (nonostante ci conosciamo da poco); nessuno potrebbe mai imparare ad interpretare i tuoi disegnini ( che lasci ovunque) se non io; nessuno potrebbe mai comprendere quelle frasette ermetiche che scrivi fra le pagine del diario o fra qualche versione di greco se non io.
Tua,
Desi

Ps.: dimenticavo di dirti che ADORO anche i tuoi disegni, i tuoi ritratti! ecco i miei preferiti: