La guerra dei Cullen

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  1. PIPER-73
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    La guerra dei Cullen

    irriverente parodia che racconta la storia dell'amore immortale fra Edward e Bella.
    Della Meyer ho tenuto i personaggi, ma ho rotto i legami di parentela per crearne di nuovi a mio piacimento. Se cercate introspezione, qui, non ne troverete. è una fic per ridere e passare qualche minuto in allegria!


    1 capitolo

    Appoggiato allo stipite dell’arco che dava in soggiorno guardavo divertito Carlisle, camminare su e giù per la stanza, in preda all’ansia.
    -hey Carl, non ho mai visto un vampiro sudare!- disse Emmet
    -spiritoso!-
    -dai Carl che vuoi che sia! Ti abbiamo promesso che faremo i bravi. Lo sai che ti puoi fidare- continuò Jasper
    -ragazzi non sono più tanto convinto d’aver fatto la cosa giusta- ammise lui, in preda allo sconforto
    -senti, questa Esme ti piace no?- domandò Emmet
    -io sono innamorato di Esme-
    -e allora dov’è il problema?- chiesi io, intrufolandomi nella conversazione
    -il problema è che Esme non ha detto alle figlie cosa siamo noi, ecco dov’è il problema! Isabella e Alice sono molto attaccate alla madre e non so come reagirebbero sapendo che la loro mamma sta per sposare un vampiro e che dovranno dividere la casa con 4 vampiri!! Hai presente dire a due adolescenti che vivranno con dei vampiri perché la loro mamma si è innamorata di un vampiro e che pure lei diventerà un vampiro????- piagnucolò Carlisle
    Non avevo mai visto mio padre ridotto come uno straccio. Lui era un vampiro di 300 anni, come poteva piagnucolare in quel modo??!!
    Ero allibito!
    -Carl ci comporteremo da bravi fratelli con le due ragazzine, dai calmati! Abbiamo mai succhiato un essere umano?? No! Mai! Nada! Niet!-
    -abbiamo capito Emm- lo bloccai
    -mi raccomando ragazzi, per l’amor di dio! Niente tentazioni!!- supplicò Carl ormai ridotto ai minimi termini
    -niente tentazioni sanguinolente, niente riferimento a mostri, vampiri, mannari e chi più ne ha più ne metta! Promesso!- continuò Emmet prendendolo in giro
    -Carl sei come un padre per noi non ti deluderemo mai- aggiunse Jasper il diplomatico
    -grazie ragazzi!-
    -allora Esme diventerà come noi- domandai
    -si, ha deciso, mi ha supplicato. Dopo la luna di miele-
    -e quando lo direte alle figlie?-
    -ovviamente al ritorno dal viaggio di nozze- rispose mio padre
    -ma si dopo che avranno passato due mesi coi fratellini li adoreranno i vampiri! Ci faremo voler bene- ghignò Emmet
    -oddio! Sto male di nuovo! Oddio! Emmet che non ti venisse in mente di provarci con le tue sorelle!!!!!!- gracchiò Carlisle isterico
    -ma no! Che hai capito? E poi lo sai che le umane non sono di mio gradimento in quel senso e se Rose lo venisse a sapere……addio Emmettino vostro!-
    -gia! Bella grappella ti sei scelto! Una vampira sana di mente no????- infierì Jasper
    -e Rose quando torna?- domandai
    -fra un mese. Adora stare con Tania a Denali-
    -te lo credo, sono simpatiche uguali quelle due!- sbuffai
    -ohhh…solo perché Tania ti si è intrufolata nel letto una volta mica vuol dire che è antipatica!- continuò Emm
    -no ma certo tendenze maniache le ha!!!!- ringhiai ripensando al quasi stupro subito (me povero!!!!).
    -oddio sento che sto per vomitare- disse Carlisle
    -i vampiri non vomitano papà- dissi
    -ah gia! E allora perché mi sento un groppo allo stomaco?-
    -fame?-
    -ah forse-
    Ma si era completamente rincretinito! Ma come poteva essersi ridotto così? Proprio lui, super vampiro che lavorava come medico degli umani?!?!?!? Questa nuova versione di Carlisle mi shockava!!
    Io e i miei fratelli ci guardammo sconcertati.

    Il giorno dopo Carl era distrutto, di lì a poco sarebbe arrivata la sua sposina con le figlie. Era un vampiro a pezzi!
    -allora ragazzi siamo d’accordo? Avete riempito la dispensa?-
    -siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii…..bastaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa- disse Emmet, ormai allucinato
    -ok! Bravi ragazzi…oddio ecco il taxi!-
    -Carl calmati, andrà tutto bene!- sussurrò Jasper
    Uscimmo di casa tutti e quattro. Non avevamo mai visto Esme e tanto meno le sue figlie.
    Avevano sempre vissuto a Phoenix e lì Carlisle, durante un congresso, aveva conosciuto la dolce Esme due anni prima.
    Si erano sentiti svariate volte al telefono, poi lui con la scusa di qualche seminario era tornato da lei e dopo un anno si erano fidanzati. Lei sapeva cos’era mio padre e cosa eravamo noi. Carl fu sincero sin dall’inizio e lei lo accettò. Lo invidiavo per questo. Essere amati per ciò che siamo, bestie assetate. Esme doveva amarlo con tutta l’anima.
    Quando la donna scese dall’auto Carl le andò incontro -mia cara finalmente-
    -tesoro!- gridò Esme tuffandosi fra le sue braccia (temeraria la tipa!!!!).
    -Alice! Ciao piccola come va?- continuò Carl rivolgendosi ad un nanetto magrolino che, secondo me, quella mattina si era pettinato infilando due dita nella presa della corrente.
    -hey Carl! Ciao, tutto bene e tu?- rispose quel folletto
    -tutto bene cara e Isabella?-
    -oh quella! Dove vuoi che sia?- rispose la ragazza indicando il taxi
    Ci sporgemmo tutti, incuriositi. Dentro al taxi, raggomitolata come un fagotto, si intravedeva una ragazzina.
    -è rimasta con gli occhi sbarrati per tutto il viaggio in aereo e adesso è crollata!- spiegè Esme
    -oh povera piccolina. Edward per favore prendi Isabella e portala nella sua stanza- mi disse
    Ma perché proprio io??? Non è Emmet il facchino della famiglia????
    Annuendo mi avvicinai al taxi e la presi fra le braccia.
    In quel momento provai una sensazione indescrivibile. Un calore inaudito entrò dentro il mio corpo gelido e un profumo meraviglioso mi invase i polmoni.
    Guardai il volto di quel fagottino e rimasi senza fiato. Era bellissima, la ragazza più bella che avessi visto in un secolo di vita (beh di non vita ok!).
    Il viso paffutello, incorniciato da lunghissimi capelli castani, ospitava una piccola bocca rossa che si sposava divinamente con le gote appena tinte di porpora. Era uno spettacolo strabiliante.
    Al mio primo passo la sentii stringersi al mio petto e il mio cuore, anche se non batteva, ebbe un fremito.
    Salii le scale, per entrare in casa, lentamente per non svegliarla.
    -mmm…Edward….-
    Stretta al mio petto pronunciò il mio nome, mi bloccai. Tutti l’avevano sentita.
    -oh tranquillo non è te che invoca ma il suo Edward- disse il folletto
    -il suo?- chiese Jasper
    -sogna ancora quel ragazzo?- domandò mio padre a Esme
    -gia! Se continuano così diventerò nonna molto presto!- sghignazzò lei
    -di che parlate?- chiese Emm
    -mia sorella sogna sempre un ragazzo di nome Edward-
    -ohhhh-
    -forza Ed portala in camera- mi sollecitò Carl
    -si-
    Arrivati nella sua stanza l’adagiai sul letto. Era davvero bella.
    Le stavo spostando una ciocca di capelli dal viso quando aprì gli occhi.
    -hey- sussurrò guardandomi
    -ciao- risposi
    Si guardò intorno per poi tornare su di me -la stanza è diversa, è cambiata- disse
    -prego?-
    -non è la solita stanza del nostro sogno, per fortuna che tu non cambi mai Edward-
    Oddio era convinta di essere in uno dei suoi sogni? Assomigliavo così tanto al suo Edward??
    -tu sei sempre bellissimo amore mio- sussurrò avvicinandosi alla mia bocca.
    Oddio! Oddio! Che faccio adesso? Ovvio le dico che sono suo fratello e che non è un sogno….oppure…..un’idea malvagia si insinuò nella mia mente.
    -anche tu sei sempre bellissima principessa-
    La presi fra le mie braccia, stringendo quel piccolo corpo a me. Dovevo essere completamente impazzito.
    -allora dove eravamo rimasti….- alitò sulle mie labbra
    -vediamo se mi ricordo- sospirai mentre catturavo la sua bocca
    Ero davvero impazzito!
    Le sue labbra sapevano di fragola, la sua pelle era liscia, morbida. Il suo respiro caldo mi entrava in gola inebriandomi. Non avevo mai baciato nessuna in vita mia. Il mio primo bacio. Un bacio carico di passione dato a mia “sorella” per scherzo. Mi avrebbe ucciso, sicuramente, ma sarei morto col sorriso sulle labbra!
    -stringimi Edward- sospirò senza staccarsi da me
    Questa cosa mi stava prendendo fuori misura. Il suo profumo mi confondeva mentre le sue parole mi ammaliavano, per non parlare della sua lingua che , dolcemente, giocava con la mia.
    Ero completamente in estasi, non avevo mai provato un’emozione del genere. Era un qualcosa di meraviglioso, di sublime, di paradisiaco di…
    -Bella Edward! Ma che fate?- la voce di Esme
    -mamma! Carl! ma che ci fate nel mio sogno??- disse Isabella
    -hem…tesoro questo non è un sogno ma la realtà e….si insomma stai baciando tuo fratello Edward…- disse Esme cercando di non riderle in faccia
    -co…cosa?- balbettò guardandomi -ma….lui….io…Edward…che….lui-
    -Bella ossigenati. Allora lui è Edward uno dei figli di Carl. Ti eri addormentata in taxi e lui ti ha portata nella tua camera- spiegò Alice
    A quelle parole Isabella si voltò verso di me raggelandomi con un’occhiataccia.
    Le sorrisi. Per tutta risposta mi arrivò una ginocchiata sulla coscia. Non sentii nulla ma simulai un dolore atroce lasciandomi cadere sul letto.
    In un secondo me la ritrovai a cavalcioni, il suo viso, di nuovo, vicinissimo al mio -due mesi…due mesi senza mia madre e tuo padre….due mesi dove implorerai di morire…fratellino- sussurrò ghignando
    Ops! Che avevo combinato?!
    Avevo combinato qualcosa che sicuramente in quei due mesi avrei cercato di riavere…lei!
    Quando mi alzai dal suo letto vidi mio padre sull’orlo del collasso!
    Ops!
    -ciao Carl!- disse abbracciandolo
    -ciao Bella, scusa mio figlio è un burlone!- disse Carl “arrampicandosi sugli specchi”
    -non ti preoccupare, so stare agli scherzi- rispose lei sorridendo
    Chissà perché non ne ero del tutto convinto!
    -ciao Bella io sono Emmet, l’altro tuo fratello, quello bello e simpatico. Lui è Jasper il diplomatico di famiglia e…..beh il maniaco l’hai gia conosciuto!- sghignazzò Emm porgendole la mano, dopo di lui fece lo stesso Jasper.
    -piacere- sorrise lei
    -bene! Allora che ne dite signorine di sistemare le vostre cose?- si intromise mio padre
    -direi che è un’ottima idea- rispose Esme
    Mentre le ragazze disfavano le valige io dovetti sorbirmi un attacco di panico da parte di Carl!
    -Edward proprio tu! Quello tutto d’un pezzo! Quello riflessivo, pacato…come hai potuto!-
    -Carl era uno scherzo, non si è arrabbiata e comunque è stata lei a saltarmi addosso credendomi il “suo Edward”! che potevo fare io? Non mi ha dato il tempo di reagire!- mi difesi
    -eh certo, povero ragazzo sempre molestato!- ridacchiò Emmet
    -Edward per favore basta scherzi o mi farai venire un infarto!-
    -i vampiri non muoiono d’infarto- dissi
    -hai capito cosa intendo!- ringhiò mio padre
    -capito-



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  2. clacla94
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    oddio continua ti prego..mi sono scompisciata dalle risate... image image image
    posta prestissimo ti scongiuro...ti supplico.
     
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  3. bella&edward4ever
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    voglio la continuazione!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!ti prego aggiorna prestoooooooooo!!!!!!!XD...
     
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  4. PIPER-73
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    uh uh grazie per i commi, allora vi posto subito il secondo capitolo


    Secondo capitlo


    Quella sera Isabella non mi rivolse la parola, Alice invece parlò per entrambe!
    Era assillante ma Jasper sembrava reggerla bene.
    A metà serata me ne andai in veranda, era giugno e il profumo dei fiori si diffondeva nell’aria.
    -è un bel posto questo, ma non siete troppo isolati?- la sua voce mi raggiunse
    -a mio padre piace la tranquillità- dissi
    Si accomodò al mio fianco.
    -senti Bella per oggi, ti chiedo scusa- biascicai
    Stavo aspettando un altro calcio quando invece mi arrivò ben altro!
    -Be…Bella che fai?- balbettai sulle sue labbra
    -taci Edward-
    Ed eccola di nuovo stretta al mio petto e io completamente perso nelle mille sensazioni che riusciva a scuotermi dentro.
    La strinsi a me, avvolgendola nel mio gelido abbraccio mentre la sua lingua si univa, un’altra volta, alla mia.
    -buona notte fratellino- sussurrò staccandosi lentamente da me
    -bu…buona notte- balbettai ancora
    Oh mio dio! Oh mio dio! Oh mio dio! Così mi farai morire! Morire? Era questo che intendeva “implorerai di morire”? uh..uh…
    I giorni seguenti le ragazze si ritrovarono coinvolte, in prima linea, nell’organizzazione del matrimonio.
    Alice scatenata coinvolgeva Jasper in ogni pazzia e lui come un cagnolino l’assecondava.
    Io e Emmet passavamo le nostre giornate ad armeggiare con le auto, a prendere in giro Jasper e a guardare Isabella (beh l’ultima cosa la facevo solo io!).
    Era sempre bellissima, mi trattava con gentilezza e a volte mi lanciava occhiatine che mi davano i brividi….di piacere.
    Dopo due settimane arrivò il vestito di Esme e quelli delle ragazze.
    -Edward- Bella mi chiamò facendo dondolare fra le dita le chiavi della mia volvo
    -che succede?-
    -sei rimasto solo tu senza vestito per il matrimonio, tuo padre sta sclerando, quindi oggi ti accompagno a Port Angeles per comprarlo. Andiamo?- sorrise, alzando un sopracciglio
    -attento cucciolo a non farti stuprare- mi sussurrò Emm
    In risposta ringhiai.
    -d’accordo andiamo- dissi
    Per tutto il viaggio io e Bella parlammo del più e del meno. Scuola, libri, musica, film. Un po’ di tutto.
    Mentre mi raccontava di Phoenix alla radio partì la melodia di Debussy, Clair de lune.
    -fermati Edward-
    -qualcosa non va?-
    -fermati-
    Portai l’auto a bordo strada e mi fermai.
    Me la ritrovai a cavalcioni -Bella?-
    -Edward?-
    E di nuovo la sua bocca fu mia, o meglio la mia bocca fu sua! Iniziò a mordicchiarmi il labbro inferiore facendomi impazzire. La strattonai al mio petto. Sentivo il suo cuoricino battere come un pazzo mescolandosi alla melodia di Debussy.
    Lambì le mie labbra per tutto il tempo che durò Clair de lune e io….finii in paradiso!
    Terminata l’esecuzione tornò al suo posto -andiamo?- disse quasi spazientita
    Sorrisi fra me pensando che quella piccola umana mi avrebbe fatto diventare matto!
    Arrivati a Port Angeles per prima cosa acquistammo il mio vestito per poi visitare tutte le librerie del centro.
    Bella comprò diversi libri, i cui titoli mi lasciarono basito “il bacio del vampiro”, “il vampiro”, “un morso a mezzanotte”….ma che roba legge??????
    -Bella ma tu hai la fissa dei vampiri?- le chiesi curioso
    -no, Alice è la pazza della famiglia, sono per lei i libri che ho preso-
    -ah, ok!-
    -torniamo a casa?- disse all’improvviso
    -d’accordo-
    -allora dai questa sera inizia la quinta serie di Streghe!-
    La guardai di sottecchi. Ma non era Alice la pazza di famiglia??
    Ma che gente ci aveva portato in casa nostro padre??
    Appena arrivati a casa Bella si tuffò in divano, affianco a Emm e insieme guardarono il telefilm commentando come due ragazzine!
    ok nostro padre ci aveva portato in casa gente pazza come mio fratello!
    -Bella?-
    -dimmi Alice-
    -tre…due…uno…- e indicò il cellulare della sorella
    BIP..BIP..
    -messaggio!-
    -sei grande Alice!- ridacchiò Bella
    -lo so!- rispose la ragazza sotto i nostri sguardi sbigottiti
    -come hai fatto?- chiese Jas
    -oh…una sciocchezza!-
    -Alice è un po’ particolare!- disse Isabella mentre leggeva il messaggio appena arrivato
    -Bella tesoro come va la tua storia d’amore con Edward?- domandò Esme
    A quelle parole sussultai, poi mi resi conto che si riferiva all’Edward del sogno!
    Bella la guardò con i lacrimoni agli occhi -Bella che succede?- chiese mio padre
    -non lo sogno più! Da quando abito qui non viene più!-
    -ma da quanto lo sognavi?- chiesi
    -due anni-
    -oh Bella quanto sei scema!- trillò Alice prendendo la sorella per un braccio portandosela via.
    Alice era particolare ma io lo ero di più!
    Quando le due ragazze si chiusero in camera mi insinuai dentro la mente del folletto. I pensieri di Isabella non riuscivo a percepirli, per la prima volta trovai una mente inaccessibile al mio potere.
    Ascoltando i pensieri di Alice, comunque, riuscii a seguire la conversazione fra le due sorelle.
    “Bella ma sei proprio terribile! Ho visto quello che stai facendo al povero Edward!”
    “lui mi ha presa in giro per primo!”
    “lo farai impazzire, non sei una brava sorella..con lui”
    “lui invece si è comportato subito da fratello??”
    “beh, comunque ho visto certe cose!!!!!”
    “che io non voglio sapere! Lo sai come la penso sul tuo potere”
    Così la piccola Alice aveva un potere. Un umana con un potere, interessante.
    E la dolce Bella voleva farmela pagare…molto interessante anche questo…
    Bene…bene…diamo inizio alla guerra “sorellina”!

     
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  5. bella&edward4ever
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    è bellissimo anche questo capitolo....continua prestissimo...sn curiosissima di vedere cosa succederà.....a presto!!!!XD
     
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  6. clacla94
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    oddiooooooooooo..posta prestoo.....cm sempre sono morta dalle risate...i lacrimoniiiii
     
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  7. mery153
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    sei bravissima complimenti... ti prego posta presto nn vedo l'ora di leggere il continuo :19.gif:
     
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  8. Dr.Carlisle
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    AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!!! :D :D :D
    Fantastica :)
     
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  9. PIPER-73
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    Terzo capitolo

    Vivere con Esme e le ragazze non era male, erano tutte socievoli e sempre allegre.
    La sera stavamo tutti insieme a guardare la tv o chiacchierare. In certi momenti sembravamo una famiglia vera. Emmet era lanciatissimo, scherzava con le ragazze come se si conoscessero da una vita. Da quando erano arrivate sembrava persino più luminosa la casa. Esme aveva apportato qualche modifica, sempre dopo aver chiesto la nostra opinione. Quella donna era talmente zuccherosa che non le si poteva negare nulla e aveva anche un gusto impeccabile!
    Questa nuova famiglia cominciava a piacermi.
    Se poi ripensavo al loro arrivo, più esattamente alla labbra di Isabella, la mia nuova famiglia meritava il primo posto sul podio delle meraviglie!
    Una mattina, quando scesi per la “colazione”, sentii provenire dal salotto delle urla soffocate.
    -lasciami…lasciami….noooo- la voce di Bella!
    Mi fiondai nella stanza e trovai Emmet letteralmente a cavallo di Isabella.
    -allora confessi piccola?-
    -non ho nulla da confessare!-
    -allora ti torturo-
    -nuuuuuuuuuuuuuu-
    -confessa!-
    -ma non ho nulla da confessare!!!!!!!-
    -se…se….Bellina vallo a dire a quel tuo fratello boccalone che si beve ogni baggianata!-
    -che sarebbe?- dissi io
    -ohhhh…..Edwino caro….si parlava di Jasperino….- tentennò Emm
    -ahhhh- commentai -che combinate?-
    -veramente è quello che vorrei sapere io! Ma Bellina ciccina non vuol parlare!-
    -cioè?-
    -voglio sapere che avete fatto ieri in auto, perché conoscendo il modo in cui guidi siete stati fuori troppo tempo!- ghignò mio fratello
    -siamo stati in libreria ti ho detto- sbuffò Bella
    -e poi?-
    -e poi siamo venuti a casa!- continuò lei
    -Edwino ciccino confermi?-
    -mmm…si..più o meno è tutto quello che abbiamo fatto..più o meno- risposi malizioso, lasciando intendere chissà cosa
    -ah..ah!!!! lo sapevo io! Bellina porcellina!!!!-
    -ma smettila! Non è vero!!!-
    -Edwino non dice mai bugie!!-
    A quel punto Bella avvampò, sicuramente per la rabbia, ma diventando così rossa non fece altro che convalidare ciò che avevo lasciato intuire a Emm.
    Quando l’orso se ne fu andato porsi la mano a Bella, per aiutarla ad alzarsi.
    -sei una carogna! Chissà che pensa adesso! Bella figura mi hai fatto fare!-
    -ma petite c’est la guerre- sussurai
    Uno a zero per Edward!!!!!
    La sentii salire in camera e mi sintonizzai!
    “oh Bella che scherzetto ti ha fatto il nostro Edward…o pardon il tuo Edward!”
    “smettila di dire stupidaggini Alice quella carogna me la pagherà!!! Mi ha fatto fare la figura di quella che la dà al primo che passa!”
    “scommetto che a lui la daresti volentieri”
    “manco morta! Mio caro Edward ho gia in mente una cosina per te!”
    ”sarebbe?”
    ”segreto!”
    Accidenti! Perché non lo ha detto ad Alice??? Avrei saputo in anticipo le sue mosse!
    Tornai in sala dove trovai Carl ed Esme abbracciati come fossero un unico essere.
    Sorrisi. Erano davvero belli insieme. Esme incarnava l’idea che avevo di madre. La mia ormai non la ricordavo quasi più, erano passati 70 anni da quando la mia vera madre era morta e ormai i suoi lineamenti, nella mia mente, andavano sbiadendosi.
    Quel ricordò mi intristì.
    Uscii di casa, volevo starmene solo per un po’. Mi incamminai verso la foresta.
    Stavo camminando da qualche minuto quando sentii dei passi dietro di me. Mi nascosi dietro ad un albero e, quando, una macchia bianca spuntò al mio fianco l’afferrai inchiodandola al tronco dell’albero. Strinsi con la mano il collo di chi mi stava seguendo.
    Due occhioni color nocciola mi fissavano sbarrati, mentre una piccola mano calda mi stringeva l’avambraccio.
    -Bella? Che ci fai qui?- dissi lasciandola
    -i..io ti ho visto uscir di casa tanto avvilito che…-
    -che?-
    -che pensavo ti volessi suicidare-
    -suicidare?-
    -beh si, sai Emmet mi ha detto…-
    -cosa ti ha detto!-
    -beh ecco quando sei uscito prima mi ha detto che tempo fa hai sofferto di depressione in seguito ad un’aggressione a Delani-
    Oddio! Ma che le aveva raccontato quel pazzo???
    -non è vero Bella, ti ha detto una bugia. Sto benissimo-
    -e allora perché eri così triste?-
    -perché vedendo mio padre e tua madre insieme mi sono tornati alla mente ricordi di mia madre-
    -ohh…mi dispiace-
    Mentre parlavamo riprendemmo a camminare.
    -Edward voi siete d’accordo che si sposino?-
    -si, mio padre è felice e Esme ci ha fatto una bella impressione. E voi?-
    -si…si…-
    -ma?-
    -ma trasferirci così, quasi a forza, a casa vostra…boh…non so come spiegare, io mi sento quasi d’aver invaso la vostra vita-
    -ma va! Siete simpatiche tutte e tre, davvero-
    -anche Jas ed Emm sono simpatici!-
    -e io?-
    -tu sei una bestia! Ancora sono arrabbiata per questa mattina!- sbuffò fermandosi davanti a me con le mani sui fianchi
    La tirai a me, facendo combaciare i nostri corpi -pensi di perdonarmi prima del matrimonio?- le alitai sulle labbra
    -non penso proprio- sussurrò
    -peccato- risposi mentre mi chinavo su di lei
    Questa volta fui io a catturare le sue labbra. Si strinse a me, inondandomi, di nuovo, col suo calore.
    Non so per quanto restammo lì, persi la cognizione del tempo!
    Quando riprendemmo possesso delle nostre facoltà mentali ci guardammo per un attimo imbarazzati. Le altre volte non era mai successo, ma quel bacio era stato diverso.
    Continuammo a camminare finchè non arrivammo in uno spiazzo.
    -che dici torniamo?- chiesi
    -si, è quasi ora di pranzo!-
    -gia e i mie fratelli mi aspettano, dobbiamo andare a comprare le fedi-
    -vero. Allora mangerete fuori-
    -si-
    -a voi piace mangiare fuori-
    -avendo sempre vissuto da soli abbiamo perso l’abitudine di riunirci a tavola. Quando uno a fame apre il frigo e via-
    -anche noi siamo abituate così. A me non piacciono quelle famiglie che stanno a tavola ore e ore ad ingozzarsi e a fingere di trovar interessante ciò che ci si racconta-
    -già!-
    -hey Cullen che ci fai qui?- una voce sgradevole, odiosa, insopportabile ci raggiunse
    -Black!- dissi girandomi
    -lo sai che non ti devi avvicinare al confine- continuò lui
    Ci mancavano solo i licantropi di La Push!
    -non mi pare d’averlo superato-
    -hai voglia di una lezione?-
    -quando vuoi cane!-
    Erano in cinque e tutti si fecero avanti.
    -Bella vai a casa…in fretta-
    -cosa? E ti mollo qui con questi scimmioni? Sono in 5!!!-
    -va a casa!-
    -no-
    -hey tu allontanati da lui- disse una voce proveniente dal branco
    -hey tu fatti i cazzi tuoi!- rispose Bella, lasciandoci tutti basiti
    -ragazzina di puzza la vita?- continuò uno dei “cani”
    -ragazzino me ne vado se lasci in pace mio fratello!-
    -tuo cosa???? Ma tu non sei come lui!-
    -che vuol dire che non sono come lui?? Ragazzi non è ancora mezzogiorno e già siete imbenzinati???-
    I lican si guardarono fra loro poi tornarono ad osservare Isabella.
    -vattene ti ho detto- ripetei
    -no! Non puoi affrontarli da solo!-
    -e tu bambina pensi di fare la differenza?- chiesi
    -bambina?? Hey ma per chi mi hai presa? Ha parlato il boccalone!-
    -hey ma non era Jas quello?-
    -appunto boccalone!-
    -ripetilo ancora e le prendi!-
    -guarda tremo di paura! Bamboccio!-
    -Bella un’altra parola e ti appendo ad un albero!-
    -Edward un’altra stronzata e ti spezzo le gambe!-
    -hem scusate voi due- Black tentò di interromperci
    -hey questa è una conversazione privata, alza i tacchi e sparisci!- gridò Isabella -se volete menare mio fratello prendete il numerino, ci sono prima io!- disse facendosi schioccare le nocche
    -ragazzina attenta a non romperti un dito- ghignai
    -hey andiamocene, quei due sono uno più matto dell’altra- sentii dire da Black
    -allora fratellino vuoi che ti spezzi prima le gambine o le braccine?-
    -tesoro il giorno in cui riuscirai a spezzarmi qualcosa non arriverà mai!-
    -ah si? Lo vedremo!-
    In meno di un secondo eravamo a terra. Dovetti trattenere la mia forza e fingere di essere un ragazzo normale. Mi divertii un sacco! Ne presi tante che se fossi stato umano sarei rimasto tramortito per due giorni.
    E chi l’avrebbe mai detto che quel fagottino rannicchiato sul taxi nascondesse una belva indomita?? Isabella non si limitava a picchiare, combatteva proprio!! Era fantastica! Mi lasciai atterrare molte volte e molte altre restituii il “favore” ritrovandomi disteso su di lei, vicinissimo alla sua bocca.
    Rotolammo a terra per diverse ore, era instancabile!
    L’ennesima volta che l’atterrai, senza volerlo intrecciai le mie dita alle sue -ne hai avuto abbastanza?- domandai ghignando
    In risposta staccò la testa da terra raggiungendo le mie labbra.
    Eccomi di nuovo in paradiso o forse era l’inferno??
    Qualunque luogo fosse ci sarei rimasto in eterno.
    Tornati a casa, a pomeriggio inoltrato, ci presentammo sporchi, scompigliati e con qualche pezzo d’abito strappato.
    -oddio! Ma cosa vi è successo?- gracchiò Carlisle, quasi morente
    -hem nulla- dissi
    -come nulla??? Ma siete ridotti in uno stato pietoso!- continuò mio padre che, anche se i vampiri non necessitano di aria per vivere, in quel momento avrebbe avuto bisogno di una bombola di ossigeno.
    -ohh nulla di che Carl una piccola divergenza di opinioni fra fratelli- disse Bella sorridendo
    “tu?? Tu hai conciato così Isabella?? La figlia della donna che devo sposare e che se la vede combinata così mi prenderà a calci???” pensò Carl guardandomi.
    Mi limitai a sorridere alzando le sopracciglia.
    -Bella Edward avete appianato le vostre divergenze?- disse esme arrivando alle nostre spalle
    “oddio adesso muoio” pensò mio padre
    -si mamma…per ora- disse Bella prendendomi per mano
    -oh bene sono contenta. Adesso andate a farvi una doccia, siete a pezzi!-
    -ok. Dai bamboccio andiamo-
    -non chiamarmi bamboccio! Vuoi ricominciare?-
    -lo sai che sei pesante?-
    -io sono pesante? Tu allora che sei??-
    Continuammo così finchè non arrivammo alle nostre camere.
    Sotto la doccia, con l’acqua calda che mi scivolava addosso scaldandomi, pensai a quel pomeriggio come al più bello di tutta la mia vita.
    Da quando c’era Isabella mi sentivo vivo, pieno di energia.
    Stare in sua compagnia era fantastico, adoravo litigare con lei, anche fare a botte era bellissimo. Tutto era stupendo se c’era lei.
    Sceso in sala venni reclutato dai miei fratelli per andare a ritirare le fedi. Sarebbe stato il nostro regalo per gli sposi, mentre le ragazze avevano ordinato un paio di gemelli per Carl identici ad un paio di orecchini per la madre, da sfoggiare durante la cerimonia.
     
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  10. mery153
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    è stupendo ..... nn vedo l'ora che metti il continuo
     
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  11. PIPER-73
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    Quarto capitolo


    Mancava ormai una settimana al matrimonio e Alice e Isabella organizzarono l’addio al nubilato di Esme.
    Un sabato sera decisero di andare in un locale a Port Angeles, dove si sarebbe esibito un gruppo dal vivo.
    -allora tesoro divertiti, ma non dare confidenza a nessuno- pigolò quello che era una bestia assetata di sangue da 300 anni!
    -tranquillo Carl, nessuno è come te-
    E su questo non potevo darle torto!
    -oh Alice come sei bella!- disse Jasper mentre il folletto faceva il suo ingresso in sala
    -oh grazie- arrossì
    mmm…qui gatta ci cova!!!!
    -e Isabella?- domandò Esme
    -ha preso le chiavi della volvo di Edward, doveva recuperare un giacchetto dimenticato- ghignò Alice guardandomi
    -nella mia volvo?? La mia?? Cioè quella pazza è sola con la mia volvo??-
    -si!-
    -oddio! Scusate-
    Corsi in garage e lì il mio cuore morto riprese a battere furioso! Bella, con indosso una minigonna più mini che gonna, piegata sul sedile posteriore della mia auto!
    Rimasi immobile dietro di lei, perso sulle curve del suo corpo.
    Quando si rialzò potei vedere il corpetto che aveva abbinato alla minigonna e lì il mio cuore si fermò di nuovo!!!
    -che c’è?- chiese
    -che combini sulla mia macchina?-
    -cercavo questo- disse mostrando il giacchetto che aveva fra le mani
    -e poi?-
    -e poi cosa?-
    -che hai combinato?-
    -nulla. Che dovevo combinare?-
    -ah non so! Qualche scherzo da bambinetta forse?-
    -Cullen non cominciare, non voglio arrabbiarmi questa sera-
    -fammi controllare- dissi avvicinandomi
    -quanto sei odioso! Non ho fatto nulla al tuo catorcio!-
    -catorcio? Come ti permetti di insultare la mia volvo!-
    -oddio eccone un altro cotto della propria auto! Cullen non è meglio andare a donne invece di sbavare su una macchina?-
    -Isabella non è meglio che ti vai a cambiare per uscire? Potrebbero scambiarti per una …-
    -cooosaaaaa?! Ma come ti permetti brutto maleducato che non sei altro!-
    -lo dico per il tuo bene, sono o no tuo fratello??-
    -si certo di piuttosto che quello che stai guardando ti scoccia se lo mostro a qualcun altro!-
    -cosa? Ma figurati! Sei solo una bambina-
    -ah si? Beh forse hai ragione- miagolò mentre si sdraiava sul sedile posteriore della mia volvo.
    La guardavo allibito mentre portava la mani al disopra della testa lanciandomi occhiate invitanti.
    Che faccio?? Che faccio?? Che faccio?? Ma che vuoi che faccia?!?!?!
    In un attimo le fui sopra. La strinsi, baciandola come se volessi inglobarla.
    Rispose voluttuosa ai miei baci poi all’improvviso si bloccò.
    -che succede?- chiesi
    -beh direi che il mio corpicino da bambinetta ti fa un effetto strano Cullen!- ghignò liberandosi dal mio abbraccio -scusa ma adesso devo andare. Stasera io e Alice abbiamo un mezzo appuntamento con un paio di ragazzi di La Push-
    -con chi?- ringhiai, ancora seduto in auto
    -credo li abbia conosciuti l’altro ieri e chiacchierando ha detto loro che stasera saremo andate al Magic per l’addio al nubilato di mamma e loro forse faranno un salto- disse con fare petulante
    -bene allora divertiti!- dissi andandomene
    -lo farò….- ghignò
    Quelle parole mi infastidirono da morire! Lei non doveva uscire con nessuno! Non doveva baciare nessuno e nessuno doveva guardarla! Era solo una bambina!!
    Chiuso nella mia camera, fissando paranoico l’orologio, mi ritrovai a pensare a Bella in preda alla gelosia.
    Ma che mi sta succedendo??? Sto diventando pazzo??? Possibile che quella ragazzina mi tiri alla follia??? Perché poi???
    Stanco di massacrarmi il cervello raggiunsi gli altri in sala.
    -Edward che hai? Mi sembri un po’ teso- domandò Jasper
    A quella domanda esplosi -ma avete visto com’era conciata Isabella stasera???-
    -si, molto carina- rispose Carlisle
    -molto carina?? Carina?? Combinata così questa sera chissà quanti maniaci le ronzeranno intorno! Esme non dovrebbe permetterle di uscire conciata così! È solo una bambina!- sbottai
    -hem….credo che qualcuno sia geloso marcio- disse Emm
    -non dire sciocchezze! Però secondo me a 17 anni non dovrebbe combinarsi così! Ecco!-
    -Ed puzzi da tanto che sei marcito!- continuò Emm
    -la vuoi smettere di dire stupidaggini? Sto parlando seriamente!-
    -ma che t’importa di come va vestita Bella? È giusto che alla sua età si trovi un fidanzatino, o no?!- intervenne Jasper
    -combinata come stasera può trovare solo uno che le sbavi addosso!- dissi
    -no, non credo quello gia ce l’ha in casa!- gracchiò Emm
    Mi guardarono tutti ridendomi in faccia.
    -ok! Come non detto. Con voi non si può parlare seriamente, siete pazzi come lei!- sbuffai
    Mi rintanai di nuovo nella mia stanza. Perché l’idea di Bella in giro per locali mi angosciava così tanto? E poi, era così importante organizzare l’addio al nubilato a sua madre? Anche se non dimostrava i suoi 35 anni Esme era pur sempre una madre, come poteva gironzolare per locali notturni e con le sue figlie minorenni per giunta???
    Verso l’una sentii le voci delle ragazze e finalmente la pace tornò!
    Mi sintonizzai subito su Alice!
    “direi che questa sera hai fatto faville piccola!”
    Grrrrrrrrrrr…….
    “lascia perdere Alice, quando ho visto che i due di la Push erano gli stessi che volevano picchiare Ed li avrei presi a padellate!”
    Ah!
    “guai a chi ti tocca Edward!”
    “solo io lo posso menare!”
    “senti Bella ma non è che non sogni più il tuo Edward perché adesso nei tuoi pensieri c’è questo Edward?”
    “Alice questo Edward sta ai miei pensieri come una carie sta a un dente! Ho reso l’idea?”
    “si…si certo…”
    “senti Alice a proposito del mio Edward e di questo io…”
    “buona notte ragazze!”
    “notte mamma”
    “stavi dicendo?”
    “no niente lascia stare, vado a letto notte”
    “notte”
    Che stava per dirle riguardo a me e quell’altro Edward????????????? Ma proprio adesso Esme doveva entrare in scena???????????
    Il mattino seguente quando vidi Bella notai nei suoi occhi uno sguardo strano.
    -tutto bene?-
    ….
    -Bella? Tutto bene?-
    ….
    -mi rispondi?-
    -non ci parlo con te!-
    -e perché?-
    -ieri sera mi hai dato della ….. vai al diavolo!- e se ne andò
    -questa volta è proprio arrabbiata!- intervenne Alice alle mie spalle
    -ho esagerato-
    -beh direi!-
    -aspetterò che sbollisca la rabbia poi le chiederò scusa-
    -beh allora spera di vivere in eterno!- disse lanciandomi un’occhiata complice
    Che Alice fosse al corrente della verità? Forse Esme le aveva detto tutto?

    Nel pomeriggio mi offrii di accompagnare la mia “matrigna” all’ufficio postale.
    -Esme posso farti una domanda?-
    -certo-
    -ma come puoi amare Carl?-
    -beh è un uomo fantastico!-
    -Esme è un mostro! Lo siamo tutti!-
    -no Edward non siete mostri e non voglio mai più sentirtelo dire-
    La guardai allibito.
    -Edward al mondo ci sono davvero i mostri, assassini, stupratori, quelli sono mostri. Loro tolgono la vita alla gente per…diciamo…per divertimento. Voi non siete come loro, avete modificato il vostro stile di vita per non uccidere degli innocenti. Siete da stimare e non da condannare- disse tranquilla
    Mi lasciò senza fiato (in senso figurato).
    -Esme, Alice sa cosa siamo?-
    -Alice sa molte cose, senza che le vengano dette. Lei è speciale. A volte vede delle cose sul futuro. Lo so che sembra assurdo-
    -anch’io ho un dono, leggo nelle menti altrui- confessai
    -davvero?-
    -si. E credo che anche Bella nasconda un potere-
    -cioè?-
    -è l’unica persona alla quale non riesco a leggere i pensieri-
    -davvero?-
    -si-
    -questa poi! Proprio lei!-
    -già proprio lei, così non so mai che mi può combinare!- sbuffai
    -Edward mia figlia ti adora!-
    -ah certo! Ieri sera mi ha paragonato ad una carie!-
    -fidati di me che l’ho messa al mondo e la conosco come le mie tasche!-
    -comunque non ti preoccupare-
    -e perché dovrei preoccuparmi?-
    -nel senso che non vedo Bella in quel modo-
    -Edward mi sa che conosco anche te come le mie tasche, non dire bugie! Sei cotto di Bella!-
    -cosa? Ma se mi fa diventare pazzo!-
    -appunto, se ti lasciasse indifferente allora crederei a ciò che dici ma tu stesso ammetti che ti fa diventare pazzo!-
    -ma tu…si insomma…se per caso fra noi…si ecco..hai capito. Io sono un vampiro-
    -tesoro io la mia scelta l’ho fatta. Le mie figlie faranno le loro-
    -sono contento che mio padre ti abbia trovata-
    -grazie tesoro-
    Esme era davvero fantastica! Una donna speciale, sotto molti aspetti.

    P.S Grazie per i commenti! :044qs0.gif:
     
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  12. PIPER-73
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    quinto capitolo


    Dopo un paio di giorni, che passarono con Bella che non mi considerava affatto, decisi di chiarire le cose con lei.
    -Bella ti va di venire a fare un giro?-
    -no-
    -per farmi perdonare-
    -no-
    -continuerai ad ignorarmi per sempre?-
    -si-
    -dai Bella, non volevo dire quello che ho detto!-
    ……
    -Isabella per favore-
    ……
    -Bella! Ti devo appendere ad un albero?-
    …...
    -ok ragazzina come vuoi! Mi ci hai costretto!-
    La presi di peso dal divano e la infilai a forza in auto.
    -lasciami subito!-
    -divertitevi ragazzi- ridacchiò Esme
    -grazie- risposi sorridendo
    -fammi uscire immediatamente…torna subito indietro!-
    -allora Bella dove andiamo?-
    -io a casa tu all’inferno?-
    Iniziai a guidare senza meta, ascoltando le sue urla perforarmi i timpani.
    All’improvviso fermai l’auto -ti ho chiesto scusa! Che devo fare ancora?-
    -portami a casa! Subito! Immediatamente! Adesso! Muov….-
    Le bloccai la bocca con la mia..finalmente un po’ di silenzio!
    La presi sulle mie gambe e lei si strinse a me. Quei momenti erano perfetti. Quando era fra le mia braccia era tutto perfetto.
    Appoggiò la sua mano calda sulla mia guancia e mi sembrò di avvampare, non riuscii a trattenere un sospiro.
    -perdonami Bella- alitai sulle sue labbra
    Non disse nulla ma nemmeno si staccò da me.
    Mentre la stringevo allungai una mano verso la radio e feci partire una canzone, o meglio una melodia.
    -che musica è?- domandò staccandosi da me
    -è una melodia al pianoforte-
    -si questo l’avevo capito, ma di chi è?-
    -mia-
    -tu…tua? L’hai scritta tu?-
    -si-
    Rimase in silenzio ad ascoltare la musica, senza spostarsi dalle mie gambe.
    -come si chiama? Cioè che titolo le hai dato?-
    -Bella’s lullaby-
    -Bella’s lullaby? Si chiama come me-
    -è per te. L’ho scritta pensando a te. È dolce come lo sei tu ma ti entra dentro con prepotenza, proprio come fai tu- ammisi
    -Edward io…non so che dire-
    -mi perdoni?-
    -si ti perdono-
    -che ne dici se ti porto a prendere un gelato?-
    -si, ottima idea!-
    Passammo così il pomeriggio in centro, passeggiando mano nella mano. Isabella ebbe il suo gelato e io il suo perdono.
    Tornati a casa Alice, Jasper e Emmet ci accolsero con sguardi maliziosi.
    -che succede?- chiesi
    -oh nulla- rispose Jasper ghignando
    -riformulo, che succede?-
    -ma nulla davvero- continuò Emmet
    -come credete- tagliai corto andandomi a sedere sul divano
    -allora Bella era buono il gelato?- domandò Alice
    -si- rispose lei guardandola in tralice
    -ehhh…la fai sentire anche a noi la tua canzone? Ohh pardon la vostra canzone?- riprese il folletto
    Bella avvampò all’improvviso -Ali ma farti gli affari tuoi?-
    -tesoro che colpa ne ho se la tua vita mi scorre nel cervello?-
    -e bloccarlo quel cervello ogni tanto??- ringhiò Bella
    -ma dai infondo che male c’è se tu ed Edward fate un po’ di…hem…come dire…giochini???-
    A quella frase i miei fratelli non riuscirono a trattenere le risate.
    Bella se ne andò offesa e io restai lì sentendomi avvampare dall’imbarazzo. Mi sembrava quasi di sentire il volto infiammarsi.
    Da quando era arrivata quella piccola peste erano rinate in me sensazioni umane che da un secolo mi avevano abbandonato. Erano solo sensazioni ma, a me, sembravano vere.
    Dopo quasi un’ora bussai alla porta di Isabella.
    -è uscita- disse Alice
    -uscita?-
    -si è andata a fare una passeggiata-
    -dove-
    -nel bosco credo-
    -nel bosco? Da sola?-
    -beh…si-
    Corsi nel bosco e iniziai a cercarla. Seguii il suo profumo e ben presto la trovai.
    In riva ad un ruscello la vidi parlare con…Black!
    Stavo sognando???????? No…proprio no!
    -sei bella, anzi bellissima- le stava sussurrando quel sacco di pulci
    -si..grazie-
    -che ne dici di uscire sabato sera?- continuò quel coso
    -ma…io non so…dovrei chiedere ai miei genitori-
    -dai Isabella mi piaci tanto- continuava….basta!!! tappati la bocca e sparisci albergo di zecche!!!!
    -io non lo so e poi non credo che mio fratello sarà tanto d’accordo…dopo l’altro giorno- disse lei…mmm…aspetta…aspetta…cos’era quel modo tutto innocentino che aveva? Da quando era così indifesa ed intimorita?
    -beh in effetti tuo fratello non mi è simpatico però….ma come fa ad essere tuo fratello?- ma cosa te ne importa brutto pulciometro?
    -beh mia madre sposa suo padre, quindi lui e i suoi fratelli diventano miei fratelli-
    -t…tua madre sposa Carlisle Cullen?????-
    -si-
    -ah! Comunque tornando a noi…sei così bella…- le stava lisciando i capelli e io adesso gli amputavo le mani!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    -hem….Jack io devo tornare a casa…se mi becca mio fratello ci fa fuori- pigolò…ma guardala con quella vocetta…ma sentila!!!!
    -ok. Ci vediamo allora- si come no! Ti vedi con un mio pugno!!!!!
    -non so…io…ci penserò- grrrrrr…Isabella dopo ti squarto! Con un cane no!!!
    -d’accordo. Allora ciao- le posò un bacio a fior di labbra…bene domani ci sarà una palla di pelo di meno sulla terra…
    Quando se ne fu andato la mia dolce sorellina si incamminò verso il bosco, cioè verso di me.
    -brava!- dissi
    -oddio!- gridò -che ci fai qui? Mi hai fatto prendere un colpo!-
    -passeggiavo- risposi irritato
    -ah….aspetta…tu mi stavi spiando!-
    -io? No-
    -si che mi stavi spiando!-
    -non ti stavo spiando, sono capitato per caso e sempre per caso ho visto quella scena vomitevole col cane!-
    -con chi?-
    -si insomma con quel Black!-
    -sei geloso…- ghignò
    -affatto-
    -oh siiiii…sei geloso da morire-
    -Isabella non sono geloso! Ma non mi piace quel tipo-
    -ah certo…- disse avvicinandosi
    Ma guardala, fino a due minuti fa faceva la svenevole con quello e adesso ci prova con me!
    -Edward posso uscire con Jack?-
    -perché me lo chiedi?-
    -mi ha chiesto di uscire e io ho risposto che avrei chiesto il permesso alla mia famiglia-
    -beh se è il mio permesso che vuoi puoi fare quello che ti pare- dissi stizzito voltandole le spalle
    -aspetta, che ti prende?-
    -che mi prende? Ma tu fai così con tutti??-
    -così come?-
    -ti ho vista prima tutta dolce e timorosa con quello e adesso lo fai con me?- Risposta: mi rise in faccia
    -che hai da ridere?-
    -Edward quello l’ho incontrato per caso e sempre per caso la sera dell’addio al nubilato di mia madre ho sentito che parlava con un tal Sam su come darti una lezione. Così ho indagato un po’-
    -quindi avresti abbindolato quel coso per me?-
    -si- rispose sfoggiando un paio di occhioni languidi
    -beh sei brava come spia-
    -grazie. Allora posso uscire con Jack?-
    -no-
    -ok! Andiamo a casa?- sorrise
    -andiamo-
    Camminando mi prese per mano e, come sempre, il suo calore mi invase.
    -parlami di quell’Edward che sogni- le chiesi
    -ho cominciato a sognarlo due anni fa. Praticamente ogni notte. Nei miei sogni ci amiamo alla follia. È bellissimo e io non so resistergli. È dolce, mi stringe sempre fra le sue braccia gelide-
    -gelide?- la interruppi
    -si, lui è un vampiro-
    -u..un cosa?-
    -un vampiro! Hai presente denti aguzzi, succhia sangue….-
    -si ho presente! E non hai paura? Cioè sognare un vampiro dovrebbe essere un incubo!-
    -beh a parte il fatto che è solo un sogno lui non mi fa mai del male…lui è dolcissimo e mi ama alla follia-
    -ma quel giorno, quando siete arrivate, quando ti sei svegliata credevi che fossi lui- azzardai
    -si..beh..tu gli somigli molto- disse avvampando, portando lo sguardo a terra –però lui ha i capelli castani e gli occhi verdi, ma per il resto siete praticamente identici-
    -una coincidenza- dissi
    -già-
    Il suo Edward aveva gli occhi verdi e i capelli castani. Edward Masen era così prima di diventare Edward Cullen..pensai.
    Davvero una coincidenza.
    -da quanto hai detto che lo sogni?-
    -da due anni-
    -ah!-
    Da due anni mio padre stava con Esme
    Coincidenze….
     
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  13. lailiel
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    o ti prego kontinua è bellissimo e mi sn appassionataaaaaaa
     
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  14. nikkappa
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    posta presto devo sapere come contiunua mi piace troppo!!!!!!!!!!!!1kiss
     
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  15. PIPER-73
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    Hem!!!! salve! scusate se ho mollato la storia all'improvviso ma ho avuto diversi problemi e in più formattando il pc avevo perso il link.
    adesso continuo a postare sperando non mi abbiate lanciato svariati anatemi per la mia sbadataggine...scusate -.-'
    Posto 3 capitoli per farmi perdonare ^^


    Sesto capitolo


    Arrivati ormai a casa, mancavano si e no 200 metri, si fermò all’improvviso.
    -che succede?-
    Mi guardava con un espressione titubante. Era davvero piccola, la osservavo dall’alto mentre le sue guance andavano via via imporporandosi sempre più.
    -che c’è?- ritentai
    Mi guardò per un attimo, poi distolse lo sguardo -niente- e riprese a camminare
    Dopo pochi metri fui io a bloccarmi, strattonandola.
    Si voltò di scatto -che hai?-
    Non dissi nulla, la tirai verso di me e la baciai. Avevo voglia di sentire il suo sapore, il suo respiro caldo scendermi in gola.
    Appoggiai la schiena ad un albero e la tirai su di me.
    Ero perso in lei quando sentii la voce di Emmet -hem…cuccioli scusate ma dalla vetrata del soggiorno vi si vede…- ghignò
    Non ci badai e nemmeno Isabella -hem…porcelliniiiiii…se papà vi vede Esme resterà vedova anzitempo-
    Isabella a quelle parole si staccò e senza guardare ne me, ne mio fratello corse in casa.
    -fratellone testone che combini con Bellina ciccina?-
    -ma tu devi sempre parlare così? Non sembri sano di mente sai?- dissi guardandolo di sbieco
    -ti piace?-
    -è una bambina-
    -eh..si..però te la stavi inglobando quella bambina!-
    -ma non lo so! Ha un effetto strano su di me- ammisi
    -si chiama Amore quell’effetto strano!-
    -ma daiiiii…è una ragazzina e umana!-
    -e tu sei un vecchio vampiro decrepito che però ha aspettato un secolo, una ragazzina per dare il primo bacio! E poi sono io quello poco sano!!!-
    -smettila. Dai andiamo-
    In casa mi chiusi nella mia stanza. Che mi stava facendo quella piccola peste? Non ci capivo più niente.
    Ero perso nei mie dilemmi quando qualcuno bussò alla mia porta.
    -avanti-
    -Edward, tesoro tutto bene?- la dolce voce di Esme mi fece sorridere
    -no…per niente-
    -che succede?- chiese sedendosi al mio fianco
    -Esme, tua figlia ha un effetto strano su di me- confessai
    -Isabella?-
    -si-
    -oh tesoro ma sei innamorato- lo disse come se fosse la cosa più semplice del mondo
    -Esme sono un vampiro di 90 anni e lei un’umana di 17!-
    -tesoro, mica si può scegliere chi amare! Guarda me e tuo padre-
    -ma voi siete un caso unico-
    -a quanto pare no!- ridacchiò
    -Edward ma non vedi che fra te e Bella è stato, come dire, amore a prima vista?-
    -ma Esme lei è una bambina e io un mostro. Potrei farle del male-
    -no, di questo ne sono sicura- sussurrò appoggiando una mano sulla mia
    -io sono morto, sono….non sono niente-
    -Edward! Lo sai che non voglio che dici così! Lascia che tutto vada come deve-
    -grazie Esme-
    -figurati, io gia vi vedo come dei figli! O dei generi….-
    -m?-
    Si mise a ridere e se ne andò.

    Arrivò il giorno del matrimonio.
    Quella mattina il cielo era nuvoloso, per fortuna le previsioni del tempo non avevano sbagliato, se ci fosse stato il sole sarebbe stato un problema spiegare alle ragazze un eventuale annullamento della cerimonia.
    Eh…sapete essendo vampiri non possiamo esporci alla luce del sole….no no non ci squagliamo…però…brilliamo!
    Si bella spiegazione!!!!
    Emmet accompagnò Esme e le ragazze in chiesa, per prepararsi.
    Alle 11.00 in punto eravamo davanti all’altare in attesa della sposa.
    L’organo iniziò la marcia nuziale e dall’entrata principale fece il suo ingresso Alice, al braccio di Jasper, poi…poi…entrò lei.
    Avvolta in un abito color panna che scendeva morbido sulle sue curve. I capelli raccolti con piccoli fiori bianchi la rendevano meravigliosa.
    Non avevo mai visto una ragazza così bella.
    Rimasi immobile al fianco di mio padre mentre lei ed Emmet camminavano lungo la navata.
    Quando anche loro ebbero preso posto al fianco di Jasper e Alice fece il suo ingresso Esme.
    Era molto bella. Indossava un tailleur color avorio .
    La mia attenzione però fu catturata da Isabella.
    Non riuscivo a toglierle gli occhi di dosso, era più forte di me.
    La cerimonia non durò molto e dopo il classico lancio del bouquet, che finì dritto fra le braccia di Bella, i due neo sposi partirono per la luna di miele.
    Due mesi in giro per i paesi scandinavi, questo è quello che raccontarono ad Alice e Bella. In realtà sarebbero stati in Alaska.
    Avevo il presentimento che al loro ritorno Esme avrebbe messo le figlie davanti al fatto compiuto. Si sarebbero trovate una vampira come madre.

    Dopo la partenza di Esme e Carlisle ce ne tornammo tutti e cinque a casa.
    Isabella si ritirò nella sua stanza, dicendo di essere stanca, Alice, dopo essersi cambiata d’abito, sparì con Jasper e io ed Emmet ci dedicammo alla sua auto.
    Stavamo armeggiando da un pio d’ore quando si presentò Isabella.
    -dov’è Alice?-
    -non lo so- risposi mentre Emmet faceva spallucce
    -io vado in paese- disse voltandosi
    -da sola?- domandai
    -si, prendo l’auto di mamma-
    -che vai a fare in paese?-
    -un giro-
    -ti accompagno- dissi
    -no, grazie. Torno presto-
    -devi vedere Black?- chiesi già irritato
    -non credo-
    -Bellina non è una buona compagnia Black- aggiunse Emmet
    -posso scegliermi gli amici da sola-
    -belle scelte!- ringhiai
    -Edward vado solo in paese a fare un giro, non ho nessun appuntamento!-
    -si certo-
    -a dopo-
    -ciao Bellina e stai attenta-
    Quando se ne fu andata scaraventai il ferro che avevo in mano contro la parete del garage.
    -Edwino calmati…va solo a fare un giro-
    -sono calmo! E non chiamarmi Edwino, non lo reggo!- urlai
    -eh si! Si vede che sei rilassato!-
    -cosa ci va a fare in paese? Cos’è sta storia di Black? Che vuole da lei? Io lo uccido!-
    -eh vai! Scatta la rissa!!!-
    -vado a sdraiarmi mi è venuta l’emicrania- dissi
    -hem…Edward i vampiri non soffrono di emicrania!- sghignazzò Emm
    -hai capito che volevo dire!- risposi
    -si Carlisle 2 ho capito- ghignò quello sciroccato di mio fratello
    Mi distesi su letto, ero a pezzi. Possibile che quel fagotto petulante mi tirasse davvero alla follia???? Ma perché????????
    Continuavo a chiedermelo ma non trovavo risposta.
    Ripensai alle parole di Esme ed Emmet “sei innamorato”…ma va innamorato…manco sapevo cosa fosse l’amore!
    Era gia calato il sole quando sentii la porta della mia camera aprirsi piano.
    -Edward?- la sua voce
    -si?-
    -sono tornata-
    -bene-
    -ho bucato una gomma per questo ho fatto tardi- disse quasi intimorita
    -e come hai fatto a sostituirla?- domandai stando sdraiato, nella penombra della sera, sul mio letto
    -beh da sola! Guarda che me la cavo sai?- ridacchiò salendo sul mio letto
    -bene, sei brava-
    -oh Edward dai non essere arrabbiato con me!- supplicò
    -non sono arrabbiato- mentii
    Lentamente si accomodò al mio fianco appoggiando la testa sulla mia spalla.
    -mi piace il tuo odore, sai di limone-
    -nel senso che sono acido?-
    -no, nel senso che profumi di limone! Uffa Edward quanto sei pesante!-
    -non sono pesante sei tu che mi punzecchi in continuazione- dissi mantenendo un tono neutro
    -Edward?-
    -m?-
    Sentii la sua mano scivolare sul mio petto. Abbassai il volto per guardarla e incrociai i suoi occhi languidi.
    In un attimo ribaltai le posizioni ritrovandomi quasi su di lei che era finita distesa sulla schiena.
    La guardai negli occhi, mentre sentivo il suo cuore battere alla velocità della luce.
    -con chi sei stata?-
    -con nessuno. Ho fatto un giro in libreria, ho comprato un libro, mangiato un gelato e cambiato una ruota. Nient’altro-
    Dovevo crederle, visto che non potevo leggere i suoi pensieri.
    -non voglio che tu veda Black-
    -va bene-
    I miei occhi si erano fissati sulle sue labbra, lentamente stavo avvicinando il mio volto al suo quando la voce di Alice ci raggiunse.
    -Bella inizia il film!-
    -devo andare- sospirò
    -oh Bella non avevo visto che eri impegnata!- urlò di nuovo il folletto
    -mmm…posso ucciderla?-
    -direi di si- sorrisi
    -bene-
    -ma come fa? Cioè, come può avere delle visioni-
    -ah non lo so! Ma ti assicuro che è una vera disgrazia!-
    -dici?-
    -Alice conosce già quasi tutto il mio futuro!-
    -il tuo futuro?-
    -si. Io non voglio sapere niente, ma lei sa già tutto!-
    -ah!-
    Se Alice era così “brava” nel vedere gli eventi futuri allora sapeva cosa eravamo, quindi solo Bella era allo scuro della faccenda vampiri.



    Settimo capitolo


    Il giorno dopo cercai di restare solo con la piccola Alice.
    -lo so cosa vuoi sapere- disse guardandomi
    -tu sai di noi vero?-
    -si-
    -cosa siamo-
    -si-
    -la scelta di tua madre-
    -si-
    -e sei d’accordo?-
    -si-
    -non hai paura?-
    -no-
    -e non ti facciamo ribrezzo?-
    -no-
    Continuava a fissarmi con un’espressione divertita.
    -quindi tu puoi vedere il futuro- dissi
    -più o meno. Io vedo le possibilità del futuro, ma niente è sicuro finchè non viene vissuto-
    -e di me hai visto qualcosa?-
    -si-
    -cosa?-
    -sicuro di volerlo sapere?-
    La guardai dritta negli occhi -no, in realtà non lo voglio sapere-
    -come vuoi-
    Me ne andai. Questo potere mi incuriosiva e, in effetti, mi incuriosiva anche sapere cosa aveva visto la piccola Alice nel mio futuro, allo stesso tempo però ne ero impaurito.

    I giorni passavano tranquilli. Le ragazze si erano ambientate bene e noi facevamo il possibile perché non avessero alcun problema.
    Ormai era arrivato luglio e Bella e Alice avevano preso l’abitudine di andare a la Push, del resto erano in vacanza e sole, mare e spiaggia per due ragazzine erano il massimo.
    Il problema è che noi non potevamo seguirle, per ovvi motivi di scintillio, quindi avevano fatto amicizia con il branco di pulciosi.
    Ogni volta che se ne andavano alla spiaggia immaginavo quell’attira zecche corteggiare Isabella. Lo immaginavo guardarla in costume con fare ambiguo e dentro di me si scatenava il putiferio.
    Una sera, seduto in veranda, venni avvolto da due braccia bollenti.
    -Edward che fai qui tutto solo?-
    -niente-
    -fai sempre niente, ma non ti annoi?-
    -mi piace starmene seduto qui la sera. Divertita a la Push oggi?- sospirai
    -mh…diciamo di si-
    -e Black?-
    -no, non c’era. Oggi siamo state sole-
    -e domani?-
    -domani, Alice, dice che pioverà, quindi staremo a casa-
    -sei bella così abbronzata- dissi spostandole una ciocca di capelli dal viso
    -tu sei sempre bello invece-
    -grazie-
    -prego. Peccato che sei peso!- ghignò
    -io non sono peso!- sbottai
    -ohh siiiiii e non ti accorgi quanto!-
    -ok ragazzina, vuoi un’altra lezione?- ringhiai
    -ohhhh….che pauraaaaaa….aiutoooooo- mi sbeffeggiò
    -ti do 10 secondi per sparire- dissi guardandola di sbieco
    -mmmm….mi sa che resto…-
    -ok! Io ti avevo avvertita!-
    Iniziai a rincorrerla per tutto il giardino. Rideva e la sua voce cristallina si perdeva nel buio della sera.
    Quando “riuscii” ad afferrarla l’atterrai sedendomi su di lei.
    -adesso ti massacro fagotto petulante- ghignai
    Con le mani mi afferrò il collo della camicia, tirandomi verso di lei.
    Non fui io a massacrarla, al contrario, fu lei a mettermi ko. Mi portò in un mondo fatto di delizia e piacere.
    Un mondo dove le sue morbide labbra non lasciavano le mie.
    Come sempre, all’improvviso, si staccò -vado a letto. Ciao ciao Edward-
    Quando si comportava così mi faceva venire una stizza incredibile! Si aggrappava a me come fossi l’amore della sua vita e dopo pochi minuti…ciao ciao Edward!
    E io restavo lì tutto scombussolato e con una gran voglia di lei!
    La guardai entrare in casa, avvolta in quel vestitino color pesca, e mi ritrovai a pensare a quanto sarebbe stato interessante poterglielo sfilare….oddio ma a che penso?????????
    -sto andando fuori di testa! Qualche bacetto in amicizia va bene ma….pensare di spogliarla?!?!?!?! No Edward non va bene, è una bambina e tu hai 90 anni.
    Però ne dimostro 18, forse potrei arrivare a 19. Edward! che vai pensando? Vado a pensare che, va bene che ho 90 anni ma dimostrandone 18 mica posso andare dietro a quelle di 80 anni!!!! E che cavolo!
    Ok adesso parlo anche da solo…bene…bene…-
    -mica tanto bene direi!- Jasper, dietro di me, a stento tratteneva le risate
    -possibile che spuntate sempre da ogni angolo voi altri?- sbuffai
    -Edward credo che quella ragazzina ti abbia fatto andare fuori di testa. Giocare col fuoco è pericoloso- disse in tono saccente
    -e tu che combini con Alice??-
    Lo vidi sbiancare, in senso lato -io non combino nulla!-
    -si certo, infatti quello che vedo nella tua mente sono solo dei film che ti fai tu vero?-
    -sei un impiccione! E poi Alice è diversa, lei sa di noi, cosa siamo, e mi ama-
    -addirittura!-
    -si mio caro e anche lei vuole diventare come noi!-
    -alè! Quest’anno va di moda la vampirizzazione?? Qui siete tutti fuori di testa!-
    -senti chi parla! Sei talmente scemo che manco ti sei accorto di esserti preso una cotta per Bella!-
    -ma per favore!-
    -eh certo tutti vanno in giro a baciare la prima che passa!-
    -è solo un gioco Jasper…niente di più-
    -che giochi strani che fate! Comunque fatti vostri!-
    Da quando era arrivato quel botolo la mia vita era diventata un caos.
    Non ci capivo più niente. Mi sembrava di essere sulle montagne russe e ogni volta che la tenevo stretta a me era come fare il giro della morte. Mi lasciava sconvolto.
    Come faceva ad esercitare tutto quel potere di su di me?

    Luglio passò velocemente lasciandomi una miriade di ricordi e sensazioni indescrivibili.
    Il sapore delle sue labbra, i suoi occhi dolci, le sue piccole mani su di me, il profumo della sua pelle.
    I momenti a fare a botte con lei, le discussioni che finivano in rissa, le parole dolci la sera in veranda “tu sei bello sempre”.
    Il sistema nervoso che cresceva nel vederla con Black, l’ulcera quando il peloso le aveva sfiorato le labbra, l’emicrania che mi colpiva ogni volta che andava alla spiaggia e tutti i miei propositi di uccidere quel porta pulci!
    In due mesi Isabella mi aveva portato sull’orlo del collasso nervoso.
    Ero un vampiro a pezzi (sarà una patologia ereditaria)!
    Mi aveva completamente distrutto ma non potevo fare a meno di lei.
    In quei due mesi lei era diventata la mia ragione di vita. Era diventata tutto per me.
    Ancora un mese e sarebbero tornati Carlisle ed Esme. Ancora un mese e Isabella avrebbe saputo la verità su di noi, su di me.
    Come l’avrebbe presa? Sarebbe stata indifferente come la sorella? Infondo il “suo Edward” era un vampiro….ma era anche solo un sogno!
    La guardavo mentre leggeva un libro sdraiata sul divano.
    Aveva i capelli raccolti in due lunghi codini e un vestitino rosso , le gambe accavallate e un piedino che ciondolava nel vuoto.
    Sempre bellissima….
    -che combini botolo?-
    -non lo vedi? Leggo!-
    -sai anche leggere?-
    -ah..ah..che ridere scemo!-
    -che leggi?-
    -un libro-
    -ma dai? Credevo leggessi una bistecca!-
    -sto leggendo un libro che mi ha dato Alice-
    -cioè?-
    -ma..na cosa qui che boh!-
    -cioè-
    -ma…è la storia di una ragazzina che si innamora di un vampiro…non so…lui è troppo figo ma lei…bah che molliccia…sono a metà storia e ancora non hanno fatto nulla! Uff….-
    -e devono per forza far qualcosa?-
    -beh si amano…almeno un bacetto…ma lui quando le sta vicino sente il desiderio di morderla e berne il sangue…cose del genere-
    -un po’ drastico lo scrittore…-
    -cioè?-
    -cioè è vero che l’odore del sangue attira un vampiro ma ci si può controllare. L’importante è avere “la pancia piena”-
    -ohh sei un esperto!-
    -ho letto qualcosa-
    -ahhh-
    -e tu col tuo vampiro che combinavi?- chiesi malizioso, non riuscivo a non punzecchiarla, era più forte di me
    -non parlarmi di quello! Sono due mesi che non si va più vedere e io adesso lo odio!- sbuffò, senza distogliere gli occhi dalla sua lettura
    Che buffa, mi faceva ridere, era arrabbiata con uno che non sognava più e dava la colpa a quel poveretto!
    -Isabella non è lui che non si fa più vedere, sei tu che non lo sogni più. Quell’Edward non era reale ma frutto della tua testolina bacata-
    -beh io lo odio lo stesso, mi ha mollata così all’improvviso!-
    -oddio ma quanto sei scema! Come fai a dire che un sogno di molla? Bella sii realista era solo un sogno!-
    -uffa Edward che palle che fai venire! Posso parlare dei miei sogni come più mi pare e piace??-
    -oh si certo…fai pure- ghignai
    -grazie! Allora io dico che lui è cattivo perché mi ha mollata!-
    -e adesso come fai?-
    -cosa?-
    -come fai senza il tuo Edward?-
    -boh! Mi consolerò con qualcun altro-
    -ah!-
    -adesso esco, devo andare a la Push-
    -a far che?- chiesi, già in preda all’ira cosmica
    -non quello che pensi. Devo incontrarmi con una ragazza di nome Leah. È tanto simpatica ma poverina è innamorata di un imbecille che sta con un’altra. Così sto un po’ con lei, due chiacchiere fra sfigate-
    -tu saresti l’altra sfigata?-
    -beh si! Lei ama uno che sta con un’altra e io sono appena stata mollata dal mio bel vampiro-
    -io credo che il tuo cervello non funzioni proprio bene sai piccola?-
    -io invece sono sicura che tu manco ce l’hai un cervello sai piccolo?-

    Ci scambiammo uno sguardo in cagnesco e poi lei se ne andò.

    Non era passata neanche mezz’ora dalla partenza di Bella che un’auto si fermò nel nostro vialetto.



    Ottavo capitolo



    -uhhhhhhh…è tornata la mia Rosina- gracchiò Emmet saltellando
    Che bello, ci mancava solo lei, pensai.
    -e c’è pure Tania!- gracchiò una seconda volta
    Noooooooooooooooooooooooooo…pensai
    Cos’era venuta a fare Tania a casa nostra? Non erano state insieme abbastanza??
    Il solo pensiero di dover ospitare quelle due mi faceva accapponare la pelle.
    -ciao cuccioletto mio, hai fatto il bravo??- la voce di Rose arrivò squillante alle mie povere orecchie
    -Rosina mia…quanto mi sei mancata…cucci cucci cu-
    Ma quanto sei….sei….bah! non mi viene nemmeno una parola degna di quel cucci cucci cu, pensai mentre, seduto sul divano leggevo il libro di Bella.
    -buongiorno Edward- eccola, la voce della maniaca
    Mi voltai lentamente, annoiato e per nulla interessato -ciao, siete passate per un saluto?-
    -più o meno- rispose lei, Tania
    In quel momento arrivarono Alice e Jasper e negli occhi della mia nuova sorellina vidi brillare una strana luce mentre Tania si presentava.
    -ragazzi riunione di famiglia, subito in camera mia- disse Alice stranamente autoritaria
    Lasciate le due donne in salotto raggiungemmo il folleto nella sua stanza.
    -che succede?- domandò Jasper
    -quelle non ci possono stare qui- esordì lei
    -come?- disse Emmet
    -mi spiace Emmet ma quella Tania qui non ci può stare- ribadì Alice
    -ma che succede?- domandai
    -mi spiace ragazzi ma se avete intenzione di ospitarle ditelo che preparo subito i bagagli e io e mia sorella ce ne andiamo in albergo-
    -Alice spiega- disse Jasper
    -uff…va bene. Tania se resta ucciderà mia sorella!-
    -cosa?- dissi basito
    -si, ucciderà Isabella, perché è innamorata di te e…-
    -e…- la sollecitai
    -e niente, la ucciderà e basta. Quindi o se ne vanno loro o ce ne andiamo noi- disse mentre prendeva la valigia dall’armadio
    -beh io direi che se ne vanno loro- dissi
    -io sono d’accordo con Edward- continuò Jasper
    -e io se la mettiamo così sono un vampiro morto!-
    -mi spiace Emmet, ma non ho nessuna intenzione di far rischiare la vita a Isabella- affermò Alice
    -certo che no- rispose Emm -e poi voi siete le nostre sorelle, cioè siamo una famiglia adesso e dobbiamo vivere sotto lo stesso tetto. Dirò a Rose che essendo, tu e Bella, umane non è il caso che stiate troppo a contatto-
    -bene, grazie-

    Appena arrivammo tutti e quattro davanti alle scale vedemmo Tania strattonare Isabella per un polso.
    -hey, lasciami! Ma chi sei? Mi fai male!- gridò Bella
    -tu chi sei? Che ci fai qui?- domandò Rose
    -io ci vivo qui!-
    -lasciala! Lasciala subito!- urlai scendendo le scale
    -Edward- sussurrò Bella in lacrime
    Tania lasciò la presa e Isabella corse fra le mie braccia, lasciando ammutolite le due vampire.
    -mi…mi ha rotto un polso- disse Isabella singhiozzando
    -ti porto all’ospedale- dissi, guardando i miei fratelli
    All’ospedale Isabella venne medicata.
    Eravamo in auto, ascoltavamo la melodia che avevo composto per lei.
    -Edward?-
    -si?-
    -chi sono quelle due?-
    -quella che ti ha rotto il polso si chiama Tania e l’altra è Rose, la ragazza di Emmet-
    -ma sono cattive-
    -no, non sono cattive, ma non sapevano la novità del matrimonio e delle sorelle. Forse hanno pensato che fossi un ladruncolo-
    -e non potevo essere la tua ragazza che ti era venuta a trovare? O una compagna di scuola? O un’amica di tutti e tre? Non avrò mica la faccia da ladro adesso!-
    -e perché proprio la mia ragazza?-
    -beh Emmet sapevo che era impegnato e Jasper sta con Alice, quindi l’unico libero sei tu!- rispose avvampando
    -Jasper sta con Alice?-
    -beh non te n’eri accorto??-
    -si-
    -e allora resti solo tu!-
    -e io dovrei stare con un botolo petulante?- ridacchiai
    -Edward era per dire! Figurati se mi metto con un bamboccio!-
    -io non sono un bamboccio!-
    -e io non sono un botolo!-
    -si che lo sei!-
    -Edward hai voglia di fare a botte?-
    -non puoi sei ferita!-
    -uffa- disse, mettendo il broncio
    -ti va un gelato?- chiesi
    -quello sempre- sorrise
    La portai a Port Angeles e le offrii quel gelato.
    Ovviamente dovetti sorbirmi un’ora di libreria!
    -ho letto qualche pagina del libro che hai lasciato sul divano prima di andare dalla tua amica Leah. A proposito come sta?- domandai mentre si passeggiava per le vie del centro
    -insomma, credo non dimenticherà mai quel tipo!-
    -e tu col tuo Edward?-
    -ma! Non mi amava veramente! Solo bugie-
    -Isabella ma non è ora che la smetti di pensare ad Edward come ad una persona reale? Lui era solo frutto della tua fantasia, evidentemente qualcosa in te è cambiato e quindi non lo sogni più-
    -senti non sono mica una povera scema! Lo so benissimo che Edward non esiste e bla bla bla…che credi?-
    -ohh Bella mi confondi! Mi farai diventare pazzo! Ma come ragiona il tuo cervello?-
    -vuoi che ti racconti un pettegolezzo di casa Cullen?- disse all’improvviso
    -cioè?-
    -l’altra sera…-
    -ehhhhhh……-
    -ho visto una cosa-
    -cosa?-
    -ho visto Alice e Jas che….mm..mm..mm-
    -e sarebbe mm..mm.mm?-
    -Edwino apri il tuo cervellinoooooo-
    -Bellina chiamami ancora Edwino e ti stacco un braccinooo-
    -ok ma staccami quello gia rotto se proprio devi!-
    -mi spiace- dissi, tornando serio, mentre le guardavo il polso fasciato
    -fa niente-
    -fa male?-
    -un po’-
    parlando, senza decidere dove andare, finimmo in spiaggia.
    Il cielo minacciava pioggia e l’aria si era fatta frizzante. Il profumo di Bella mi arrivò dritto in gola, lasciandomi di sasso.
    -che ti succede?- domandò guardandomi
    -il tuo odore-
    -ecco dimmi anche che puzzo e poi siamo apposto!-
    -ma no sciocca! Il tuo profumo oggi è buonissimo-
    -ahh…meno male!-
    -allora che mi dicevi di Alice e Jasper?- dissi mentre ci sedevamo sulla sabbia
    -ah si! Dicevo che li ho visti a letto!-
    -quindi?-
    O.o (faccia di Bella) -come quindi???? Edward erano nudi e secondo me stavano …e…e…e….e…-
    -beh stanno insieme no?-
    -ma te non ti sconvolgi per niente?-
    -no-
    -ma come no???-
    Che buffa che era con quella faccetta sconvolta. Tutta rossa e imbarazzata.
    Idea malvagia……….
    Mi avvicinai a lei e l’abbracciai -beh se tu fossi la mia ragazza…-
    -O.O-
    -anche noi potremmo stare nudi a letto…- dissi malizioso
    -O.o-
    Vederla prendere tutti i colori delle tenebre fu bellissimo dal rosso acceso al blu notte.
    -e poi sai quante cose ti farei?-
    -*.*-
    -e poi quante cose mi faresti tu?-
    -*--------------*-
    -che hai? Ti vedo….accaldata?- ghignai
    -no…no no…sto b…bene-
    -sicura?- alitai sul suo collo
    -ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh- gridò saltando due metri lontana da me

    2-0 per Edward, pensai!




     
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